La Scapigliatura

SALA XXI

Una grande sala monografica è dedicata al movimento che deve il nome allo scrittore Cletto Arrighi (1858): Scapigliatura stava a indicare un modo di vivere e di creare all'insegna di un'esistenza irregolare e insofferente ad ogni costrizione, condiviso da un cenacolo di pittori, scultori e letterati lombardi che si ritrovano a vivere, a Milano, la delusione seguita alle speranze del Risorgimento. In ambito pittorico, dominato da artisti come Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni, di cui sono qui esposte alcune tra le opere più importanti, questa attitudine esistenziale si traduce in una destrutturazione della forma ad opera della luce e del colore, e in una ricerca di impalpabili allusioni psicologiche, cui è improntata anche la prima fase di Gaetano Previati, rappresentata da alcuni ritratti di sorprendente modernità. Le stesse caratteristiche si ritrovano nelle sculture di Giuseppe Grandi, di cui si possono vedere alcuni raffinati bronzetti, che si segnalano per i sottili effetti materici

OPERE ESPOSTE

Il falconiere
Tranquillo Cremona (1837- 1878)
Il falconiere
1863


tela/ pittura a olio   90 x 77 cm

Attrazione
Tranquillo Cremona (1837- 1878)
Attrazione
1874


tela/ pittura a olio   56 x 68 cm

Amor materno
Tranquillo Cremona (1837- 1878)
Amor materno
1875


tela/ pittura a olio   74 x 59 cm

Due figure femminili
Gaetano Previati (1852- 1920)
Due figure femminili
1880


tela/ pittura a olio   99.5 x 53.5 cm

Il Maresciallo Ney
Giuseppe Grandi (1843- 1894)
Il Maresciallo Ney
1874


bronzo a fusione   34 x 16 x 14 cm

L'edera
Giuseppe Grandi (1843- 1894)
L'edera
1878


bronzo a fusione   29.5 x 21 x 17 cm

Ritratto di Pompeo Mariani
Emilio Gola (1851- 1923)
Ritratto di Pompeo Mariani
1895


tela/ pittura a olio   130.5 x 89.8 cm