Il Divisionismo e Antonio Mancini

SALA V

Nei dipinti esposti è possibile riscontrare lo stile materico del romano Mancini, che dopo una iniziale formazione alla scuola di Morelli, nell'ambito del verismo napoletano, evolve verso l'eliminazione dei contorni e un ricco cromatismo, anche sulla scorta della fascinazione per la pittura impressionista. I due pastelli di Previati e le altre opere di Segantini, invece, sono ulteriori esempi di pittura divisionista, ben rappresentata nelle collezioni del museo. In particolare la Calma di Previati è la replica autografa e di dimensioni maggiori di un dipinto ad olio (Firenze, Galleria d'Arte Moderna): il pittore non è nuovo a pratiche simili, che si riscontrano spesso in occasione di opere che l'artista considera particolarmente significative e quindi sottopone a rielaborazione.

OPERE ESPOSTE

Il sole
Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868- 1907)
Il sole
1904


pastello e olio su carta   25.5 x 38.5

Nella stalla
Giovanni Segantini (1858- 1899)
Nella stalla
1882


pastelo su carta applicata su tela   69 x 46

Lavandaia alla fontana
Giovanni Segantini (1858- 1899)
Lavandaia alla fontana
1886


pastello su carta applicata su cartone   53.5 x 28.5

Natura morta
Giovanni Segantini (1858- 1899)
Natura morta
1884


tela/ pittura a olio   50.5 x 74.5

Putto tra i fiori
Gaetano Previati (1852- 1920)
Putto tra i fiori
1901


pastello su carta applicata su tela   88.5 x 105

La quiete
Gaetano Previati (1852- 1920)
La quiete
1901


cartone telato/ acquerellatura   108.5 x 78 x 5

Ragazzi
Antonio Mancini (1852- 1930)
Ragazzi
1883


tela/ pittura a olio   100 x 60

La lacrima
Antonio Mancini (1852- 1930)
La lacrima
1883


tela/ pittura a olio   100 x 60

In campagna
Antonio Mancini (1852- 1930)
In campagna
1921


tela/ pittura a olio   164 x 124.5

Bambina nuda
Antonio Mancini (1852- 1930)
Bambina nuda
1870


tela/ pittura a olio   56 x 111.8