Gaetano Previati

SALA XXVIII

Dopo una formazione accademica e una prima esperienza nell'ambito della Scapigliatura (come testimoniano le opere della sala XXI), il ferrarese Previati dà vita a un linguaggio caratterizzato dall'attenzione per i grandi temi universali, resi con una pittura sempre più smaterializzata e fatta di sola luce: egli si afferma così come interprete di primo piano dei due grandi momenti della cultura figurativa del secondo Ottocento, Divisionismo e Simbolismo. La sala, allestita attorno alla Madonna dei gigli, che rappresenta uno dei punti d'arrivo delle ricerche simboliste, mostra una selezione delle diverse tappe del percorso artistico di Previati, da opere come la Madonna dei Crisantemi o Maternità, ancora vicine alla pittura scapigliata, fino alle sognanti rievocazioni storiche del Re Sole e di Viaggio nell'azzurro, per arrivare agli estremi esiti della sua poetica con Meriggio e Le caravelle pisane, improntati ad un linguaggio più semplificato e già per molti versi novecentesco.