Vie del naturalismo

SALA XXV

In questa sala si può osservare come la pittura lombarda della seconda metà dell'Ottocento sia spesso sospesa tra le sperimentazioni divisioniste e una sognante rievocazione del vero naturale. Il lirico Ritratto della figlia Anita di Giovanni Sottocornola scompone il colore, ridotto alle gamme degli azzurri del fondo e al bianco della veste, in ampie campiture di luce. Plinio Nomellini, forse il più originale tra i pittori divisionisti, rappresenta un momento di vita familiare con una pittura dai toni aciduli e pervasa di un'elegante vibrazione di piccole zone di luce e ombra. Accanto a questi importanti dipinti sono visibili scene di genere dai toni idilliaci, quali Il ritorno dalla sagra di Mosé Bianchi e Mattino d'estate di Pietro Chiesa, esempi di un modo più tradizionale di rendere gli effetti di luce.