La pittura sociale

SALA XXVI

Verso la fine dell'Ottocento Milano si trasforma, vede sorgere impianti industriali ed accoglie masse di operai, attirati in città dalla prospettiva del lavoro e di una vita migliore. Ciò che li attende, spesso, sono delle condizioni di vita dure e una diffusa miseria che gli artisti più sensibili non esitano a denunciare attraverso le loro opere, eseguite con la tecnica divisionista. Morbelli è perfettamente a suo agio nel rappresentare tanto i simboli della città moderna (La Stazione Centrale di Milano nel 1889) quanto i risvolti negativi della vita che vi si svolge (come la cupa rassegnazione dei quadri ambientati nel Pio Albergo Trivulzio). Il disagio sociale è al centro anche delle opere di Attilio Pusterla e Giovanni Sottocornola ed è reso ancora più evidente dalla possente icona sociale del Minatore di Enrico Butti.