Antonio Canova e Andrea Appiani
SALA I
Il fascinoso marmo della Vestale fronteggia l'aerea figura giovanile della Ebe. Entrambe sono opere di Antonio Canova, massimo scultore della sua epoca, le cui opere erano contese da sovrani, pontefici e nobili di tutta Europa. Peculiarità delle sue opere è la definizione di un nuovo canone di bellezza femminile attraverso la modellazione delle carni e del panneggio, finalizzata a creare quell'impressione di 'carne viva' tanto celebrata dai commentatori. Della Ebe, fortunato soggetto classico, Canova realizzò almeno quattro versioni in marmo, delle quali l'opera esposta è il modello in gesso, sottoposto a un recente e meticoloso restauro. Di Andrea Appiani sono esposti quadri di soggetto mitologico, assieme a un raro dipinto di tema sacro e a un modelletto per il ciclo dei Fasti di Napoleone, le pitture che decoravano la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano.
OPERE ESPOSTE
Andrea Appiani (1754- 1817)Napoleone Bonaparte alla battaglia del ponte di Lodi (10 maggio 1796)1800-1801 ca.
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Andrea Appiani (1754- 1817)Ratto di Proserpina1799-1801
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Andrea Appiani (1754- 1817)Aurora e Cefalo1799-1801
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Antonio Canova (1757- 1822)Ebe1796
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Andrea Appiani (1754- 1817)Diana e Atteone1799-1801
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Andrea Appiani (1754- 1817)Marte e Venere1799-1801
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Andrea Appiani (1754- 1817)La regina Elisabetta d'Ungheria soccorre i bisognosi
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Giuseppe Bossi (1777- 1815)Ritratto di Antonio Canova1785
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Antonio Canova (1757- 1822)Vestale1818-1819
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